#CavallerizzaFutura

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RELATORI

Gianmaria Ajani

Ajani

è dal 1° ottobre 2013 il Rettore dell'Università degli Studi di Torino. E' stato Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Università degli Studi di Torino dal 19 luglio 2012 al 30 settembre 2013, Professore Ordinario in Diritto Privato Comparato presso l’Università degli Studi di Torino dal 1 novembre 1996 a tutt’oggi e Preside della Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi di Torino dal 1 ottobre 2009 al 30 settembre 2012.

Ha prestato la sua collaborazione scientifica in materia di riforma giuridica nei Paesi post-socialisti per vari organismi internazionali, quali il Fondo Monetario Internazionale, il Consiglio d'Europa, la OSCE, la Commissione Europea (progetti TACIS) con particolare riferimento alla Federazione Russa, alla Repubblica ceca (in relazione alla ricodificazione del diritto civile) all'Albania (ove ha curato il progetto di ricodificazione del diritto civile), e più di recente alla R.S. del Vietnam e alla R.P. del Laos. E’ stato esperto per il MAE in occasione della Presidenza italiana di turno della OSCE (in relazione ad una disputa internazionale sullo statuto di autonomia della Repubblica di Crimea) [1994] Ha tenuto lezioni e conferenze presso varie Università e Centri di ricerca (Harvard, Berkeley, Città del Messico, Leida, Berlino, Amburgo, Brema, Tirana, Pechino, Hanoi Milano, Firenze, Palermo).


Carla Bartolozzi

Bartolozzi

è Professore Straordinario di Restauro presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Coordina un atelier di Compatibilità e sostenibilità del restauro architettonico ed un atelier di restauro e strutture.


Enrico Bertacchini

laureato in Economia presso l’Università di Torino, ha conseguito il Master in Economia presso CORIPE-Collegio Carlo Alberto e il dottorato di ricerca in Analisi Comparata delle Istituzioni, Diritto ed Economia presso l”Università di Torino e Gent, Belgio. È ricercatore in Economia della Cultura presso il CSS – EBLA. Come Esperto Esterno del Ministero per i Beni e Attività Culturali ha partecipato nel 2008 alla redazione del “Libro Bianco sulla Creatività: per un modello Italiano di sviluppo” preparato dalla Commissione di Studi Ministeriale presieduta dal Prof. Santagata ed ha partecipato alla redazione delle “Minicifre della Cultura 2009” con l’Ufficio Studi del Ministero per i Beni e Attività Culturali.


Marco Brunazzi

Brunazzi

Dopo una collaborazione con l'Ufficio Legale e col Servizio Studi di una grande azienda di credito, dove studia i problemi teorici e le applicazioni pratiche (nel giornalismo e in pubblicità) delle comunicazioni nel campo della stampa, passa dapprima al Politecnico di Torino, dove insegna Storia della stampa contemporanea, e poi all'Università di Torino dove tiene dei corsi sulla Storia e istituzioni dell'Islam contemporaneo e poi sulla Storia dei Partiti e dei movimenti politici. Collabora poi con l'Università di Bergamo dove tiene corsi di Storia Moderna e contemporanea e poi di Storia delle Costituzioni moderne e comparate.
Dal 1979 è Direttore dell'Istituto di studi storici "Gaetano Salvemini" di Torino. Dal 1993 al 1995 è stato membro del Consiglio Direttivo e quindi Vicepresidente del Museo Nazionale del Cinema e dal 2001 è membro del Consiglio Direttivo del Museo Nazionale del Risorgimento. Collaboratore della rivista L’Indice, ha pubblicato su periodici e quotidiani (Graphicus, Problemi internazionali, Nuovasocietà, Gazzetta del Popolo, Avanti!, Il Ponte, Mondoperaio, Resistenza unita, Almanacco dell'Arciere).


Elisabetta Forni

è Professore aggregato di Sociologia dell’Ambiente presso il Corso di laurea Magistrale in Architettura per il Progetto Sostenibile del Politecnico di Torino. La sua formazione, sviluppatasi in Italia,USA e Svezia, ha avuto come focus il mutamento socio-culturale. Le ricerche condotte in Italia e in Africa hanno riguardato la mutata condizione sociale della donna, dei giovani e dei bambini, l’aumento delle disuguaglianze, dell’emarginazione e della povertà urbane. Ha analizzato il ruolo fondamentale dello spazio pubblico nella città, la sua decadenza e alcuni caratteri distintivi della città post-industriale, quali l'enfasi sulla sicurezza urbana, i bisogni crescenti e insoddisfatti di abitazioni economicamente accessibili,le nuove forme di housing sociale e cohousing, il ruolo dei mass media nella creazione del consenso alle politiche di trasformazione urbana, la rigenerazione delle aree dismesse, la dimensione sociale della sostenibilità urbana.


Philippe Foulquié

Fondatore, nel 1987 del Théatre Massalia a Marsiglia (teatro di marionette e di figura), crea e dirige poi la Friche la Belle de Mai a partire dal 1992. Antica Manifattura Tabacchi di Marsiglia, è uno spazio di 45000 m2 dedicato alla creazione e sperimentazione artistica.
 Nel 2000 fonda la rete ARTfactoriesAutre(s)pARTs, un centro condiviso di riflessione, ricerca ed azione per la valorizzazione dei progetti e dei centri culturali che costruiscono le loro pratiche sperimentando nuove relazioni fra arti, territori e popolazioni.


Silvia Gron

Gron

è architetto e specialista in storia e analisi e valutazione dei beni architettonici e ambientali ed è ricercatore in composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e professore aggregato titolare di Ateliers di progettazione architettonica e urbana. Ha pubblicato numerosi saggi nell’ambito della ricerca riguardante i temi progettuali legati alla salvaguardia, tutela, al riconoscimento e al recupero del patrimonio architettonico e urbano. E’ coautrice dei testi: Gli spazi della costruzione nella ricomposizione urbana (2013); Impronte urbane_01: les lieux/les chises/la règle: à Georges Perec (2011); Intersezione, più frammenti un unico soggetto. Intersection (2009) dedicato all’area della Cavallerizza di Torino; Leggere, costruire, trasformare. Appunti di Composizione architettonica e urbana (2008) e Tra città e museo. Itinerari, incroci, convergenze (2006).


Karl Krähmer

Krähmer

è nato e cresciuto a Monaco di Baviera e decide di trasferirsi a Torino dopo la maturità per studiare Pianificazione territoriale e urbanistica al Politecnico. Si innamora a tal punto della città che non la vuole più lasciare, ma anche contribuire a renderla ancora più bella e vivibile e si impegna per essa nel Movimento per la decrescita felice e nell'Assemblea Cavallerizza 14:45. L'obiettivo è una città meno per il capitalismo e più per gli esseri umani, in cui i pedoni contino più delle macchine e si trasformi la città per i cittadini e non per gli investitori immobiliari.


Agostino Magnaghi

Nel 1964 si laurea in architettura presso il Politecnico di Torino sotto la guida di Carlo Mollino. Nei primi anni di professione assume come maestro il prof. Leonardo Mosso che studia e sviluppa i progetti di Alvar Aalto in Italia. Tale impegno lo porta a trascorrere numerosi soggiorni in Finlandia e presso l’atelier del prestigioso architetto. Attivo nella didattica presso il Politecnico di Torino per quattro decenni, dal 1992 al 2010 è titolare della cattedra di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Torino. Ha diretto laboratori didattici e workshop sui temi della riconversione e riqualificazione di tessuti urbani ed edifici di antica origine, inseriti in ambiti storici o ambientali definiti. Nel Corso di Laurea Beni Culturali approfondisce la ricerca sul rapporto tra reti museali e città.

Membro del Consiglio Superiore ai Lavori Pubblici a Roma dal 2000 al 2002, è stato responsabile locale per il CNR, Progetto Finalizzato Beni Culturali, del Sottoprogetto 5 Museologia e Museografia (tema 5.3 Sistemi Museali e 5.3.3 Studio delle tipologie di fruizione). È stato responsabile locale del MURST COFIN 2000 del progetto Paesaggi, Architettura, Musei, La dimensione territoriale delle nuove realtà museali. Nel 1966 è iniziata la sua ininterrotta attività professionale spaziando dalla scala urbana, con la redazione di Master Plan per la riconversione di aree di rilevante importanza, alla progettazione di singole unità abitative. Dalla metà degli anni ’90 del secolo scorso, l’assunzione di incarichi pubblici di notevole prestigio in massima parte connessi ai temi della riqualificazione urbana, proietta la sua opera professionale a dimensione internazionale. È autore di numerose pubblicazioni di carattere scientifico, critico e documentario.


Andreina Milan

Dal 1987 al 1994 ha collaborato alla didattica universitaria presso lo IUAV, con i proff. F. Buzzi, G. Valle, R. Sordina, nei corsi di composizione e progettazione architettonica.Dal 1988 al 2001 ha svolto un'intensa attività professionale, in collaborazione e individualmente, nel settore della progettazione architettonica urbana e di grande scala, in particolare nel settore industriale e fieristico, in parallelo all'attività di recupero di edifici monumentali e di progettazione di istituzioni e sistemi  museali nel territorio veneto. Dal 1987 ha sviluppato esperienze didattiche e operative sui temi della catalogazione, riuso e tutela del patrimonio storico e monumentale, curando - in collaborazione con le Soprintendenze per i BB.AA. del Veneto e altre Istituzioni di Tutela europee - il settore della formazione professionale nell'ambito del Restauro Architettonico e delle Pratiche Edilizie della tradizione. Dal 1996 ha ideato e diretto numerosi progetti ed iniziative di carattere scientifico e formativo nel campo della Tutela, in Italia e in Germania.
Dal 2001 è attiva nella didattica e ricerca nelle discipline tecnologico-compositive presso la facoltà di Architettura “A. Rossi” dell'Università di Bologna; ha curato e diretto numerosi seminari e workshop di progettazione a carattere bi-nazionale italo-tedesco, in Italia e a l'estero, sui temi dell'architettura regionale nel contesto climatico-ambientale e storico-architettonico.


Tomaso Montanari

è uno storico dell'arte, editorialista e blogger italiano. Normalista, è professore associato di Storia dell'Arte moderna all'Università degli Studi di Napoli Federico II. I suoi studi riguardano soprattutto l'arte europea dell'età barocca. Collabora a Il Fatto Quotidiano, con articoli e un blog, e al Corriere del Mezzogiorno. Fino al 2013 ha scritto anche per il Corriere Fiorentino, il dorso locale del Corriere della Sera, dal quale è stato licenziato per incompatibilità con "la linea del giornale" dopo aver pubblicato un saggio assai critico nei confronti di Matteo Renzi (Le pietre e il popolo, 2013). Ha vinto il Premio Giorgio Bassani di Italia Nostra (novembre 2012), e ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l'onorificenza di Commendatore «per il suo impegno a difesa del nostro patrimonio» (marzo 2013), è stato membro della Commissione per la riforma del Ministero per i Beni Culturali istituita dal ministro Massimo Bray nel settembre 2013.


Gianguido Passoni

Laureato in Economia e Commercio, è dottore commercialista. La sua prima esperienza al servizio dell’amministrazione comunale del capoluogo piemontese risale al 1999, quando l’allora Sindaco Valentino Castellani lo chiama per affidargli le deleghe a Patrimonio, Casa e Sport di base. Dal 2001 al 2006 è capogruppo dei Comunisti Italiani in Sala Rossa. Nel 2006 è rieletto in Consiglio Comunale, ma lascia subito lo scranno per entrare nella Giunta Chiamparino in qualità di Assessore al Bilancio e ai Tributi. Si candida alle primarie del centro sinistra del 2011 con lo slogan “Torino bene comune” con un programma che prevede “Una città attenta ai beni comuni che cresce senza lasciare nessuno indietro” e promette di “Rendere più trasparenti e tracciabili i dati del bilancio cittadino “. Perde le primarie ma viene riconfermato Assessore al Bilancio nella Giunta Fassino.


Luigi Ratclif

è responsabile per la  Città di Torino dei programmi di promozione della creatività e innovazione della Divisione Cultura, Istruzione e Gioventù. È stato direttore organizzativo della VIII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo svoltasi a Torino nel 1997 e delle edizioni 2000 e 2002 di BIG Torino – Biennale Internazionale Arte Giovane. Dal 1989 è  Segretario nazionale  del GAI, l'Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani. È stato Presidente dal 2007 al 2012 dell’Associazione internazionale  BJCEM - Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo. Attualmente invitato permanete nel Consiglio di Direzione BJCEM. E' coordinatore per l’Italia del programma internazionale di mobilità MAP - Mobility in Art Process - e Consigliere di Amministrazione dell’Associazione Pepinières Européennes pour Jeunes Artistes di Parigi.


Antonio Rava

laureato in Architettura al Politecnico di Torino e diplomato restauratore presso l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma, ha affrontato il tema del restauro del contemporaneo dal 1979 presso la New York University, e da allora lavora e ricerca per le istituzioni italiane e straniere preposte alla conservazione in collaborazione con Istituti Universitari di diverse discipline. Da diversi anni è docente di Restauro e Storie tecniche presso l’Accademia Albertina, il DAMS, il corso di Scienze dei beni culturali dell’Università e la facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. È vicepresidente del gruppo italiano dell’International Institute of Conservation, con cui ha collaborato alla realizzazione di convegni sul tema del restauro in diverse città italiane. La sua attività di restauro è incentrata a Torino, con diverse realizzazioni specialistiche nel laboratorio dotato di strumentazioni moderne e all’avanguardia.


Luca Rinaldi

Rinaldi

Architetto, docente di Restauro Architettonico e Teoria del Restauro al Politecnico di Milano è poi architetto direttore presso le Soprintendenze ai Beni Architettonici di Brescia e poi di Milano. Assume poi l'incarico di Soprintendente ai beni Architettonici di Milano, di Brescia, del Friuli Venezia Giulia e, oggi, di Torino.


Ianira Vassallo

è Dottoranda in Pianificazione Territoriale e Politiche Pubbliche – XXVII° ciclo, allo IUAV di Venezia. Laureatasi nel 2009 in Architettura per il Progetto Sostenibile presso il Politecnico di Torino, per il progetto di tesi ha svolto un periodo di stage in Marocco presso la ONG Africa 70 all’interno del progetto MAE “Requalification du patrimoine culturel de l’oasis de Figuig”, durante il quale si è occupata di redarre una proposta per un piano di riqualificazione e di sviluppo locale dello Ksar Zenaga. Dal 2010 collabora continuativamente con la società PAICON che si occupa di valorizzazione del paesaggio, pianificazione territoriale e valutazione ambientale. Nel 2011 frequenta il corso di perfezionamento in Azione Locale Partecipata e Sviluppo Sostenibile dello IUAV e dal 2012 collabora all’interno del progetto Firb “Abitare lo spazio urbano. Migliorare la vivibilità delle periferie residenziali” che si propone di esplorare nuove forme di progetto e di azione negli spazi aperti pubblici.