PROGRAMMA
QUALE FUTURO per la CAVALLERIZZA REALE di TORINO?
Politecnico di Torino – Salone d'Onore del Castello del ValentinoGiovedì 16 ottobre 2014 dalle 14:00
14:00-16.45 Interventi tematici
Saluti - Marco Gilli (Rettore del Politecnico di Torino)
Introduzione del moderatore - Guido Montanari (Politecnico di Torino)
- Patrimonio architettonico: bene comune inalienabile
Tomaso Montanari (Università di Napoli)
- Cavallerizza, tracce di un’identità
Silvia Gron (Politecnico di Torino)
- La vita nella Zona di Comando e nella Cavallerizza
Andreina Milan (Università di Bologna)
- Progetto di riqualificazione e recupero integrato ad uso pubblico del Compendio Cavallerizza a cura di A. Magnaghi: dalla stesura originale (1997) alla sua attualizzazione
Agostino. Magnaghi (Politecnico di Torino)
- Esperienze europee di spazi culturali atipici e recuperati: quali idee per la Cavallerizza?
Ianira Vassallo e Karl Krähmer (dottoranda e specializzando in Pianificazione Territoriale), membri Assemblea Cavallerizza 14:45
- Primi esempi di riuso culturale degli spazi della Cavallerizza, dalla Biennale Torino '97 a Big Torino 2002
Luigi Ratclif (Segretario GAI- Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani – Città di Torino)
- Integrazione e sinergie con istituzioni culturali esistenti nell'area, associazioni e soggetti collettivi: un futuro partecipato
Elisabetta Forni (Politecnico di Torino)
Dibattito
16.45-17.15 Pausa caffè
con esposizione Poster di tesi di laurea, ricerche e atelier sul tema della Cavallerizza Reale
17.15-18.30 Quale futuro per la Cavallerizza?
Giorgio Scianca (Architetto, Redattore Archiworld.tv) intervista:
Gianmaria Ajani (Rettore Università degli Studi di Torino), Carla Bartolozzi (Politecnico Torino), Enrico Bertacchini (Università di Torino), Marco Brunazzi (Direttore Istituto Salvemini, Assemblea Cavallerizza 14:45), Philippe Foulquié (ex Direttore La Friche, Marsiglia), Gianguido Passoni (Assessore al Patrimonio del Comune di Torino), Antonio Rava (Restauratore d'arte), Luca Rinaldi (Soprintendente ai Beni Architettonici di Torino)
Conclusioni – Guido Montanari e Giorgio Scianca